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LA FONDAZIONE MAST

La Fondazione MAST è un’istituzione culturale non profit, nata a Bologna da un progetto di Isabella Seràgnoli e promossa dalla Fondazione Isabella Seràgnoli e dal Gruppo industriale Coesia. La Fondazione Isabella Seràgnoli è un’organizzazione non profit privata e indipendente, nata con l’obiettivo di promuovere e valorizzare attività e progetti rivolti alla comunità, principalmente nei settori socio-sanitario e socio-culturale. Il Gruppo Coesia è una holding di imprese nel settore delle soluzioni industriali innovative, leader nel business delle macchine automatiche e dei materiali, delle soluzioni di processo industriale e degli ingranaggi di precisione.

MAST è la traduzione del termine inglese “albero maestro” e l’acronimo di Manifattura di Arti, Sperimentazione e Tecnologia; due concetti che raccontano la missione della Fondazione. La Fondazione MAST intende favorire lo sviluppo dell’innovazione e dell’imprenditorialità tra le giovani generazioni, al fine di sostenere la crescita economica e sociale; in questo senso MAST rappresenta un ponte tra l’impresa e la società, promuovendo progetti di innovazione sociale e servizi innovativi rivolti sia alla comunità, sia alla popolazione aziendale.

La Fondazione MAST comprende: una Gallery, composta di due aree di cui una dedicata alla sperimentazione e all’innovazione e una dedicata alla fotografia industriale; un’Academy che offre risposte alle esigenze di formazione tecnica e manageriale del Gruppo Coesia e propone lo sviluppo di una cultura di innovazione nel territorio; un Auditorium, luogo polifunzionale modellabile secondo le esigenze dei diversi eventi; un nido-scuola dove i più piccoli possono fare esperienze creative e sviluppare relazioni positive; uno spazio wellness dove l’innovazione delle tecnologie per il movimento incontra lo sviluppo di stili di vita sostenibili; un ristorante aziendale dove i principi fondamentali della nutrizione moderna diventano occasione di consapevolezza attiva; una caffetteria dove la creatività gastronomica incontra la tecnologia, la sostenibilità e le differenze culturali.

L’EDIFICIO E GLI SPAZI

MAST è stato progettato da due giovani architetti che hanno vinto una competizione riservata agli under 40. L’intervento prevedeva la realizzazione di un edificio multifunzionale che, nelle intenzioni di Isabella Seràgnoli, aveva due obiettivi: qualificare alcuni servizi innovativi rivolti ai collaboratori del Gruppo Coesia e offrire l’opportunità di fare nuove esperienze culturali alla città di Bologna.
Il risultato finale è un edificio innovativo sotto il profilo sia morfologico sia programmatico, piccola città dedicata alle arti, all’innovazione e alla tecnologia, unitaria nell’immagine esterna ma articolata nei percorsi e nelle funzioni.
L’edificio è stato concepito come un organismo strutturato a partire dai flussi delle persone e dalle possibili relazioni dinamiche tra le diverse attività. I servizi sono stati organizzati in base a logiche di svolgimento e di collegamento capaci di innescare, come avviene nei tessuti urbani, modalità inaspettate di utilizzo dello spazio e nuove relazioni. Un percorso continuo attraversa l’intero fabbricato e collega le attività tra loro e con la città, trasformando così il complesso in un organismo aperto alla comunità, vivo e dinamico.
Il risultato dell’insieme dei percorsi è una sorta di meccanismo in cui ogni spazio fluisce nell’altro all’interno di un sistema continuo; una struttura unitaria di cui il visitatore si sente parte in ogni momento e in ogni luogo.
In altre parole, il complesso è stato immaginato come un organismo mobile capace di esprimere una nuova e per certi versi ibrida identità, che non si identifica con nessuna delle attività ospitate, ma al tempo stesso è in grado di rappresentarle tutte.
Sotto il profilo insediativo, l’edificio trova nel luogo e negli allineamenti preesistenti la propria misura e il proprio calibro ponendosi come elemento di mediazione tra la dimensione minuta e disaggregata del tessuto urbano circostante e le masse compatte e di scala maggiore degli edifici industriali.
La collocazione di MAST, ai confini con una delle imprese di Coesia e in posizione opposta dell’ingresso dell’azienda, ne enfatizza il ruolo di cerniera tra pubblico e privato, tra la città e l’azienda.
Il tema è declinato nel disegno decisamente differente dei due prospetti dell’edificio, quello rivolto verso l’impresa e quello verso la città: il primo continuo, compatto allude alla continuazione e alla conclusione della  sequenza dei volumi che insistono sull’area industriale, il secondo aperto verso la città e il parco del Reno accoglie idealmente il vuoto del verde antistante e con esso il pubblico invitandolo ad entrare, attraverso le lunghe rampe, direttamente nel centro nevralgico del complesso.
L’immagine complessiva di MAST è quella di un complesso leggero, traslucido e mutevole. Il rivestimento in pannelli di vetro serigrafato, che corre lungo tutta la struttura, passando anche davanti alle pareti opache, associato alle lamelle di alluminio, restituisce un’immagine uniforme e al tempo stesso mutevole. Di notte l’edificio diventa un oggetto luminoso, lasciando intravedere la vita delle persone che si muovono all’interno dei suoi spazi.